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Ammonio bicarbonato

Ammonio bicarbonato

Polvere bianca cristallina con leggero odore ammoniacale e reazione debolmente alcalina.
L'ammonio bicarbonato viene impiegato nella pulitura di superfici lapidee e affrescate, e si applica in soluzione al 10-20% in acqua demineralizzata in forma di impacco supportato con polpa di cellulosa o sepiolite. Agisce su supporti carbonatici ed esercita anche azione desolfatante. Non lascia residui e decompone naturalmente ad ammoniaca e anidride carbonica (volatili).
L'ammonio bicarbonato è un prodotto da utilizzare nella formulazione dell'AB-57.

Caratteristiche chimico-fisiche:
Composizione: (NH4)HCO3
Peso molecolare: 79.12 gr/mol
Aspetto: polvere bianca microcristallina
Purezza: 98% minimo
Solubilità: solubile in acqua. In acqua calda decompone a anidride carbonica e ammoniaca.
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Ammonio bicarbonato

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Istruzioni per l'uso

Applicazione dell'ammonio bicarbonato:
Molto usato in soluzione satura, 200 gr. per ogni litro di acqua distillata (1:5 circa). Facilmente solubile in acqua calda o tiepida, meno in acqua fredda (attenzione non versare direttamente in acqua bollente, può reagire violentemente). Sopra i 60°C si decompone in anidride carbonica, ammoniaca e acqua.
Addizionabile con altri prodotti a base acquosa (E.D.T.A., Desogen, ecc.).
Una volta preparata la soluzione, l'impacco si esegue con polpa di cellulosa come supportante, questa viene imbevuta della soluzione ed appoggiata alla superficie da pulire. Fra il dipinto e l'impacco è preferibile interporre della carta giapponese.
Si lascia agire il tempo necessario e si rimuove il tutto con spatola o spazzola morbida. Dopo gli impacchi occorre lavare abbondantemente con acqua demineralizzata con eventuale aggiunta di detergenti neutri non aggressivi quali acidi, ammoniaca, ecc..
È consigliabile comunque eseguire delle prove preliminari prima di effettuare l'operazione nella sua completezza anche per stabilire effettivamente le eventuali dosi di miscelazione con l'edta bisodico.

Preparazione dell'AB 57:
È una formulazione studiata dall'ICR (Istituto Centrale del Restauro di Roma) ed utilizzata da alcuni decenni per la pulitura su affreschi e superfici lapidee. Appartiene ai metodi di pulitura chimica delle superfici del tipo non dannoso, ed è una miscela di sali, complessanti, elementi tixotropici ed assorbenti.

Principio Chimico di funzionamento:
Nel caso di croste nere di piccolo spessore (1-2 mm.) l'effetto dei sali di sodio ed ammonio hanno effetto alcanizzante e favoriscono il distacco meccanico della crosta, mentre l'E.D.T.A. complessa il calcio presente nella crosta portandolo in soluzione. Elementi cellulosici (Carbossimetilcellulosa, polpa di cellulosa) sono impiegati come agenti di tixotropia ma anche per controllare l'evaporazione del solvente (acqua).

Formula base:
1) Acqua cc. 1000
2) Bicarbonato d'ammonio gr. 30
3) Bicarbonato di sodio gr. 50
4) E.D.T.A. (sale bisodico) gr. 25
5) Sale quaternario ammonio al 10% cc. 10
6) Carbossimetilcellulosa gr. 60

Aggiunta eventuale (per componenti grasse):
7) Ammoniaca
8) Trietanolammina

Variazione massima ammessa:
4) E.D.T.A. (sale bisodico) gr. 1 25

Sostituzioni possibili:
3) Bicarbonato di sodio (eliminare se esiste pericolo di lasciare residui di tale sale)
6) Carbossimetilcellulosa (sostituibile da polpa di carta)

pH di lavoro:
7,5 medio
8 massimo

Preparazione:
in un miscelatore ad elica aggiungere nell'acqua in sequenza i prodotti avendo cura che si solubilizzino completamente prima di introdurre la carbossimetilcellulosa, con quest'ultima si forma un gel che può essere più o meno liquido variandone la quantità.

Metodologia d'uso:
applicare uno strato di qualche mm. di AB 57 sulla superficie da pulire, preferibilmente interponendo un foglio di carta giapponese. Eventualmente aggiungere ammoniaca per dissolvere componenti grasse ossidate nella crosta.
Il tempo di azione è molto variabile (da 1 a 5 ore), per evitare l'evaporazione dell'acqua della soluzione, coprire la superficie con una pellicola non traspirante (polietilene, DOMOPAK, ecc.).
Eventualmente ripetere l'operazione prestando attenzione a non danneggiare il carbonato di calcio dei calcari.
Si consiglia sempre un lavaggio finale con acqua deionizzata, accompagnato da una blanda azione di spazzolatura.

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