Impiego del bisturi nella pulitura:
L'oggetto per il quale si richiede l'intervento del restauratore
si può presentare nelle condizioni più diverse,
ma in tutti i casi la prima operazione da compiere è quella
della pulizia.
Per pulizia s'intende l'eliminazione della sporcizia e di
tutto ciò (depositi, incrostazioni, ecc) che non ha
a che fare con le superfici originarie.
La pulizia è di due tipi: ad azione chimica (ad esempio
i vari solventi) e meccanica (ad esempio il bisturi).
Per quanto riguarda la pulizia meccanica (quella che utilizza
il bisturi) bisogna dire che in linea generale questa metodologia
si integra con quella ad azione chimica.
Nel caso di incrostazioni, vecchie stuccature, vecchie
incollature, parti ricostruite malamente, queste dapprima vanno ammorbidite (per
esempio con qualche goccia di olio
paglierino od olio di vaselina nel caso di gesso)
e poi si rimuovono con molta delicatezza
e cautela con il bisturi.
Il
bisturi da preferire è quello a lama intercambiabile
che permette, grazie alle diverse forme delle lame,
di rimuovere le incrostazioni, le precedenti stuccature
e incollature,
nel miglior modo possibile.
Il bisturi deve essere ben affilato e proporzionato
alla superficie da trattare e va tenuto inclinato rispetto la superficie da pulire in modo da non produrre
solchi troppo profondi, inoltre, è consigliabile esercitare piccoli movimenti
circolari lentamente e con assoluta precisione (utilizzando se necessario
la visiera binoculare) sempre in direzioni differenti. E' soprattutto
l'esperienza a determinare l'ottimizzazione e la scioltezza nell'uso
del bisturi.