Questo volume affronta il problema del restauro e della conservazione degli strumenti musicali partendo da un ritrovamento eccezionale: quello del primo strumento costruito per la corte medicea nel 1690 da Bartolomeo Cristofori, inventore del pianoforte, e perduto da oltre trecento anni sino alla sua individuazione nel 1999 nell’eredità di Stefano Bardini. Su tale strumento si concentrano gli interventi dei curatori e conservatori di alcuni dei più importanti musei di strumenti musicali europei e statunitensi, di restauratori e di collezionisti che, partendo da un caso specifico, offrono una vasta panoramica dei possibili approcci al restauro e alla conservazione degli strumenti musicali in generale affrontando via via problemi di normativa, etica, diagnostica e pratica storica delle copie di strumenti antichi in Italia, in Francia e in Germania, oltre a una serie di proposte pratiche in cui prevalgono necessità, punti di vista e tradizioni via via differenti.
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