Velinatura
Nel linguaggio del restauro indica l’applicazione
di carta velina o di carta giapponese su di una superficie
pittorica per proteggerne il colore, ovvero per evitarne
la caduta in vista del trasporto dell’opera da una
sede ad un’altra o come fase preparatoria per la fermatura
del colore e la rintelatura.
In molti casi si procede
alla velinatura del dipinto in quanto la scarsa aderenza
degli strati pittorici al supporto mette in pericolo
la conservazione
del colore
durante le necessarie fasi di restauro.
Per mettere
in opera la velinatura si impiega solitamente un
collante organico a base di colla di coniglio e acqua,
con il quale
vengono applicati sul film pittorico dei fogli di
carta giapponese da 11 g/mq.

Preparazione tela
da rifodero
Tensionamento e bagnature: Le ripetute operazioni di tensionamento
e bagnature delal tela da rifodero consentono l’allungamento
delle fibre e l’appiattimento della struttura della
tramatura del tessuto, limitandone quindi l’interferenza
con la tela originale ed un minor reattività alle
variazioni termoigrometriche.
In generale la tela da
rifodero deve essere di lino a tramatura fitta e più grossa
dell’originale per vincerne le possibili resistenze
derivate dalla preparazione e dalla pellicola pittorica.
La
tela viene pensionata su un telaio interinale di alluminio
estensibile e bagnata abbondantemente con acqua bollente
stesa con una pennellessa. Questo procedimento di tensionamento
e bagnatura viene ripetuto per un totale di tre volte.
Collatura:
Ha lo scopo di chiudere tutti gli interstizi tra trama
e ordito e irrigidire leggermente la struttura della
tela. Inoltre, durante la rintelatura, l’applicazione
di umidità e calore permette alla colla di rigenerare
assicurando così una più efficace adesione.
Si esegue la collatura della tela dal verso con un adesivo
misto di colla cervione e colla lapin.
Foderatura
Nel restauro è l'operazione
volta a consolidare la tela di un dipinto per mezzo dell'applicazione
di una nuova tela su di essa, tramite materiali adesivi.
I materiali utilizzati variano in relazione alla composizione
degli strati del dipinto (tela, preparazione, colore) e
comunque tendono ad agire avendo cura di non alterare le
caratteristiche della superficie del dipinto (pennellate
in rilievo) e quelle dovute al normale invecchiamento dell'opera
(craquelure). I metodi più diffusi sono riconducibili alla
così detta foderatura a colla pasta, a cera resina o a
rintelature con materiali sintetici.
Esecuzione:
Si tende
perfettamente "in dritto filo" su un telaio interinale (provvisorio)
la tela di lino greggio, di trama abbastanza larga come una garza, dopo
un preventivo lavaggio.
Si può usare
farina di grano o di riso cotta in acqua fino ad ottenere
una pasta non troppo densa, a cui si può aggiungere una
moderata quantità di
colla di pesce o di coniglio. È assolutamente importante che nella colla
non ci siano grumi
e che sia perfettamente
amalgamata e tutte le operazioni vanno eseguite con estrema pulizia (tavolo
/ strumenti / mani ecc.).
Si stende uno strato di colla sulla tela tesa
sul telaio interinale,
con una spatola, e sul retro del dipinto da rifoderare. Nel caso di carta
andrà prima
leggermente inumidita e lasciata "riposare" per qualche minuto.
A questo
punto si pone il dipinto sulla tela da rifodero e si protegge la faccia
del dipinto
stesso, con un foglio di plastica o di carta oleata, si rovescia il telaio
su un piano perfettamente levigato e pulito senza imperfezioni e rigido.
Si aggiunge
ancora una piccola quantità di colla sul retro della tela e con una spatola
di legno o di gomma rigida o di plastica, con gli angoli smussati, in senso
rotatorio,
dal centro verso l'esterno. Si inizierà con una leggera pressione e successivamente,
sempre con una maggiore pressione, si toglie tutta la colla in eccedenza.
Questa operazione sarà ripetuta 2 o 3 volte fino a che tutta la colla che
filtra attraverso la trama della tela sarà tolta.
Il quadro viene poi stirato
ponendo tra il ferro da stiro e la superficie del dipinto un foglio di
carta
siliconata; questa operazione permette di far asciugare
la colla e di unire le due nuove tele.
Quando la colla,
la tela e la carta saranno perfettamente asciutti si potrà montare
sul telaio definitivo, un buon telaio robusto e di legno stagionati, da
belle arti. Importante che durante l'essicazione del rifodero il telaio
rimanga
orizzontale ed è importante the non sia rimosso dalla posizione iniziale. |