ESSENZE
TENERE
Il grado di durezza è una caratteristica importante delle varie
essenze di legno, tanto che sta alla base di uno dei più comuni sistemi
di classificazione.
I legni teneri (o "dolci") si lavorano facilmente
ma altrettanto facilmente si scalfiscono, hanno
scarsa resistenza e raramente vengono utilizzati per strutture da lasciare
in vista perché non
si prestano a essere perfettamente rifiniti.
Abete: nome
comune delle piante arboree sempreverdi che costituiscono
il genere Abies della famiglia delle pinacee.
Apprezzati come alberi da legname, gli abeti presentano
una notevole
affinità con i pini e i pecci, anch'essi appartenenti
alla famiglia delle pinacee. Delle circa 25 specie diffuse
in
tutto l'emisfero boreale, l'abete bianco (Abies alba) è uno
dei più noti e rappresentativi in Europa.
Gli abeti presentano un tronco alto e diritto, da cui
si dipartono rami orizzontali (ramificazione simpodiale)
più lunghi alla base e più corti sulla punta. I coni sono
eretti, composti da sottili squame in formazione compatta,
su ciascuna delle quali è inserito un seme alato; le squame,
quando il cono giunge a maturazione, si staccano lasciando
sul ramo l'asse nudo. Le foglie, aghiformi e appiattite,
sono inserite singolarmente sui rami in due serie opposte
complanari; ognuna di esse presenta un'evidente nervatura
centrale sulla pagina inferiore, di colore biancastro.
La corteccia, che reca sacche resinifere, è generalmente
liscia negli individui giovani e fessurata in quelli più vecchi.
È un
legno dolce di origine italiana (nazionale) che si distingue
come Abete Bianco e Rosso. Quest'ultimo, molto apprezzato
in falegnameria, è stato usato per la struttura di mobili
che poi venivano placcati, laccati, dorati o dipinti. Gli
ebanisti francesi se ne servirono per lavori di intaglio
e di ebanisteria, ora viene utilizzato per la costruzione
di infissi.
Caratteristiche:
Durezza: medio bassa
Resistenza all'urto: bassa
Segagione: difficoltosa se eseguita a mano, più agevole
a macchina
Stagionatura: buona e se ben eseguita piuttosto stabile
Unione con chiodi e viti: non presenta difficoltà
Unione a colla: discreta ma non particolarmente duratura
Piallatura: non particolarmente agevole
Finiture: non danno risultati esteticamente soddisfacenti
Pino
cembro: una delle specie più diffuse in Europa è il
pino cembro (Pinus cembra); in Italia lo si trova su
tutto l'arco alpino, frequentemente associato al larice.
Come
l'Abete essendo dolce, quindi di facile lavorazione, è stato
utilizzato nel settecento, per l'ossatura dei famosi mobili
laccati (ossia verniciati) veneziani; per esemplari che venivano
adornati con sculture, e nelle vallate alpine per la costruzione
di mobili. Ha un colore bianco-rossastro e le sue caratteristiche
sono i nodi e il profumo.
Larice: nome
comune delle conifere arboree appartenenti al genere
Larix della famiglia delle linacee, tipiche delle regioni
fredde dell'emisfero settentrionale. Si tratta di piante
caducifoglie, con foglie aghiformi e tenere riunite a
ciuffetto, che cadono in autunno e ricompaiono nella
primavera successiva.
La
specie più diffusa in Europa è il larice europeo (Larix
decidua o Larix europea). Alto fino a 40 m, ha una corteccia
di colore marrone, percorsa da solchi longitudinali. Gli
aghi sono di colore verde chiaro, riuniti in ciuffi lungo
tutto il ramo tranne che sui germogli lunghi, dove crescono
solitari. I coni, piccoli e di forma ellissoidale, rimangono
sui rami anche per diversi anni dopo la dispersione dei
semi. Il legno, di colore rossiccio, è ampiamente utilizzato
nell'industria del mobile. In Italia il larice europeo è diffuso
su tutto l'arco alpino al di sopra dei 1000 m di quota,
dove forma boschi uniformi, o misti con altre conifere
come il pino cembro (Pinus cembra) e il peccio (Picea abies).
Legno poco usato per costruire i mobili in massello veniva
a volte usato per costruire la carcassa degli stessi e
per gli interni.
Pioppo: denominazione
comune di circa 35 specie arboree appartenenti a uno
stesso genere della famiglia delle salicacee e originarie
perlopiù delle regioni settentrionali dell'emisfero boreale.
Nonostante il loro ciclo vitale sia relativamente breve,
i pioppi raggiungono velocemente grandi dimensioni (in
media 30 m d'altezza) e producono un legno tenero, largamente
utilizzato nella produzione di carta e casse da imballaggio.
In genere presentano piccole foglie verde scuro, seghettate,
e amenti maschili e femminili pendenti.
Tra
le specie più diffuse si annoverano: il pioppo bianco,
nativo dell'Europa centroccidentale e dell'Asia centrale;
il pioppo balsamico, originario del Nord America e coltivato
anche in Europa (può raggiungere anche 80 m d'altezza e
produce numerosi semi cotonosi); il pioppo nero, una specie
eurasiatica da cui sono state ottenute numerose varietà,
come il pioppo italico o lombardo, spesso piantato per
formare barriere frangivento; il pioppo tremulo, di origine
europea e molto diffuso in Italia.
Legno usato moltissimo nel centro nord per la costruzione
di mobili popolari come base per mobili impiallacciati
per torniture o per la costruzione degli interni in mobilio
di pregio. Con l'abete è tra i legni più usati per la costruzione
di mobili.
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