LABORATORIO
Il laboratorio di restauro del doratore deve avere alcuni
requisiti essenziali al fine di poter svolgere un buon
lavoro di restauro.
Prima di tutto il luogo deve essere
asciutto, arieggiato, comodo e ordinato. L'illuminazione
deve essere abbondante, e può essere naturale o,
in mancanza di essa, riprodotta artificialmente con lampade
a "luce
solare".
Infine il locale adibito a laboratorio deve essere ben
pulito, facendo attenzione specialmente all'eliminazione
della polvere. Anche tutti gli strumenti impiegati per
la doratura devono essere puliti.
Vediamo ora cosa non deve mancare nel
laboratorio di restauro del doratore:
I METALLI
Oro
in foglia
L' oro è un
metallo prezioso, di colore giallo-rossastro, lucidissimo
se levigato, molle e duttile. È inalterabile
all'aria e non è quasi mai impiegato allo stato
puro perché troppo molle e legato all'argento
o al rame che lo rendono più duro.
È abbastanza diffuso in natura in piccole quantità e
più precisamente nei terreni alluvionali o nelle
rocce quarzose qua e là disseminato solo o unito
a altri minerali, o argento, pirite, sotto forma di
pagliuzze, polveri e granelli.
Le zone più ricche di oro sono il Sudafrica, l'America,
Russia Australia. L'Italia è scarsissima di giacimenti
d'oro e si concentra nella zona della Val d Aosta e per
quanto riguarda i terreni alluvionali è limitato
nei fiumi Po, Dora, Ticino.
L'oro adoperato nel restauro della doratura si presenta
in fogli raccolti in libretti (oro zecchino
in foglia). Ciò avviene riducendo
l'oro in fogli molto sottili di spessore variabile
da mm. 0,00001
a
mm. 0,00008
o anche minore.
Il costo del libretto varia a seconda
dei carati dell'oro cioè della sua più o
meno purezza.
Oro in polvere
L'oro zecchino
in polvere si
ottiene macinando in polvere finissima l'oro puro, da mischiare
con idoneo legante
(solitamente si impiega la gomma
arabica) per
ottenere un colore adatto a realizzare decorazioni su
i più svariati
supporti.
Oro in conchiglia
L'oro in conchiglia è oro puro macinato in polvere
finissima e
mischiato con gomma arabica. Bagnato con acqua
demineralizzata si stende come una tempera e si ottiene l'effetto della
foglia d'oro.
Oro falso
È detto comunemente "orone" o "oro imitazione"
ed è costituito
in gran parte da rame (80-85%) unito ad altri metalli (solitamente
zinco) in quantità diversa. Il suo colore è più o
meno giallo come l'oro vero però meno lucente quando è levigato.
Anch'esso si presenta in fogli sottili (oro
imitazione in foglia), di spessore leggermente
superiore all'oro e per questo risulta
più facile
e comoda la sua applicazione.
Argento in foglia
Metallo nobile, il
più malleabile dopo
l'oro, il più bianco e duttile. Il suo peso specifico è di
10,5. Fonde a 960°, assorbendo ossigeno dall'aria, che
rilascia poi raffreddandosi. Ad un'altissima temperatura,
può essere
trasformato in vapori, che sono verdastri. È naturalmente
molto molle; perciò lo si allega al rame per renderlo
più duro. Non si ossida all'aria, né a
caldo né a freddo ma bensì in contatto
con ozono. È alterabilissimo alle esalazioni solfidriche
le quali
lo anneriscono. A contatto prolungato dei sali da cucina
(cloruro di sodio) si corrode assumendo un colore nero-verdastro.
È particolarmente diffuso sotto forma di cristalli,
lamine, filamenti, masse più o meno voluminose, in Cile,
Bolivia, Messico, Perù, Australia, Spagna e in Italia
in Sardegna.
Come l'oro per il restauro si presenta in fogli sottili
che costituiscono il libretto (argento
in foglia). Tali
fogli hanno spessore fino a mm. 0,000025.
Argento in polvere
L'argento
in polvere 1000 si ottiene macinando in polvere
finissima l'argento puro, da mischiare con
idoneo legante (solitamente si impiega la gomma
arabica) per
ottenere un colore adatto a realizzare decorazioni su i
più svariati supporti.
Argento falso
L'argento imitazione è costituito da alluminio puro e si presenta in libretti
che
contengono
fogli in quantità variabile. L'alluminio è un metallo di colore simile
all'argento e molto lucente, malleabile e duttile. Ha il pregio
di essere inalterabile all'aria a qualunque temperatura.
I MATERIALI
Gesso
di Bologna
Si tratta
di solfato di calcio idrato (in sostituzione può essere
impiegato anche il Bianco
di Meudon). Ha una morbidezza al
tatto unica, data dalla finezza della grana di cui è composto.
Non va mai fatto bollire per evitare la formazione di grumi
che sono dannosi alla plastica compattezza dell'insieme.
Va pertanto sciolto a bagnomaria. Si conserva
in un luogo asciutto, teme l'umidità.
Colla
di Coniglio (colla lapin)
Si ottiene dalla pelle
di coniglio immersa in un bagno di acqua di calce. Rispetto alla colla d'ossa in perle (disponibile anche come colla d'ossa in lastre, colla d'ossa pronta e colla
animale liquida pronta all'uso), la colla di coniglio possiede una tenacia di incollaggio inferiore. Ciò la
rende ideale per la delicata preparazione dell'ingessatura. La colla di coniglio
va sciolta a bagnomaria e la proporzione tra colla
ed acqua deve essere di 1 a 8.
Si usa calda ma non bollente. Va conservata in un barattolo
di vetro chiuso. In alternativa è possibile preparare la colletta utilizzando della Colla di Coniglio Pronta
Colla
di pesce (ittiocolla)
Si ricava
dalla vescica natatoria di alcune specie di pesci
quali storioni ed affini. Si trova
in commercio
sotto
forma di scaglie trasparenti che vanno lasciate in acqua per circa 24
ore prima dell'uso. Dopo aver fatto decantare l'acqua
in eccesso
si scioglie a bagnomaria.
A differenza delle altre colle non aumenta di molto il suo volume. Va
usata solo per far aderire la foglia d'oro al bolo.
Bolo
Armeno per doratura
È un'argilla particolare
che serve da base all'oro. È facile notarlo
nelle vecchie dorature, nei punti in cui l'oro si sia
consumato. Può essere di due
tre colori: color terra rossa (bolo rosso), color terra di Siena naturale
(bolo giallo) e color nero (bolo nero). Va diluito
con colla fino a raggiungere una consistenza leggera.
Va
passato
con un pennello di
martora con una sola pennellata leggera, sempre dopo averlo scaldato
a bagnomaria. Appena
tolta la quantità occorrente conviene richiudere il barattolo con cura.
Sverniciatore
Utile per togliere l'eventuale porporina applicata per
coprire le mancanze di foglia d'oro su un oggetto.
LE ATTREZZATURE
Cuscino
da doratore
È uno strumento
indispensabile per stendere la foglia oro per poi
tagliarla nella
misura necessaria alla decorazione.
Coltello
da doratore
Si
usa per tagliare la foglia d'oro. La lama non deve essere
toccata con le dita, in tal caso va sgrassata con dell'alcool.
Ogni tanto va affilata con carta abrasiva finissima. Non va mai fatta toccare
con altre parti in metallo per non creare dei "denti" sul filo della lama.
Non deve tagliare la pelle del cuscino, altrimenti vuol dire che l'affilatura è
stata fatta in modo errato (eccessivo). È utile anche per prelevare
la foglia dal libretto e portarla sul cuscinetto.
Pennellessa
da doratore
Realizzata in morbidissimo
pelo di vajo, serve per prendere la foglia d'oro,
precedentemente
tagliata, e stenderla sulla superficie da dorare.
Brunitoio
Conosciuto
anche come Pietra d'Agata è uno strumento
che serve a comprimere l'oro una volta asciutto il bolo sottostante. È composto
dal manico ed una pietra d'agata (con superficie estremamente liscia).
Tramite questa operazione (detta anche brunitura) si fissa e si lucida
la foglia che
diventerà un
tutt'uno con la base di gesso e bolo. È l'operazione finale
della lavorazione e anche la più soddisfacente.
Spugne naturali
Usate per lavare e pulire le superfici
o per distendere mordente o turapori al posto dei pennelli.
Spatole d'acciaio
Di forma e grandezza variabile, vengono
utilizzate soprattutto per stuccare o per modellare le
decorazioni.
Raschietti da doratore
Realizzati in acciaio e disponibili
in diverse forme e grandezze, sono uno strumento indispensabile
per togliere delicatamente, una volta asciutto il gesso,
gli eccessi e le imperfezioni della superficie stuccata,
in modo da ravvivare spigoli e motivi ornamentali.
Fornellino elettrico
Serve per la preparazione a bagnomaria delle diverso colel
utilizzate nella doratura.
Carta abrasiva
Serve per levigare
lo stucco rendendo la superficie liscia.
Lana d'acciaio extra fine
La lana d'acciaio con grana finissima "0000",
può essere impiegata ogni qualvolta si voglia ottenere
una superficie perfettamente levigata.
Manici bisturi
Sul manico bisturi possono essere montate lame di
varie forme, necessarie nel caso di incrostazioni,
vecchie stuccature, vecchie
incollature,
parti ricostruite
malamente. Queste
dapprima
vanno ammorbidite (per esempio con olio
paglierino, acqua
demineralizzata o olio
di vaselina nel caso di gesso) e poi si rimuovono con molta
delicatezza
e cautela con il bisturi.