PULITURA
Nel lavoro di restauro di un mobile, si distinguono due tipi di pulizia: quella
che generalmente si fa all'inizio, quando il mobile lasciato nella soffitta
o nella cantina per anni, è ora pieno di polvere e sporcizia varia. In questo
caso è necessario, munirsi di aspirapolvere, pennellini di varie misure a setole
dure al fine di asportare tutto lo sporco polveroso anche dai punti più nascosti.
Il
secondo tipo di pulizia, (ed è quello che ora approfondiremo) riguarda invece
la superficie del mobile, e viene effettuata quando il mobile non ha bisogno
di essere sverniciato.
Questa pulizia della superficie, si inserisce, nel lavoro
di restauro, all'inizio di tutte le operazioni di reintegrazione o ripristino
e consolidamento della parte lignea.
Agiremo salvaguardando l'integrità della
vernice originale e della patina, procederemo gradualmente, provando all'inizio
con solventi più blandi ed eventualmente
passando a quelli più aggressivi se non si ottiene il risultato voluto.
Conviene
eseguire una "prova" in una parte poco a vista del mobile (es: la parte
bassa/posteriore di un fianco) per verificare l'efficacia del metodo di
pulitura che andremo
a usare.
Per decidere come pulire un mobile, dovremo prima di tutto
stabilire due
cose: quale vernice è presente sul mobile e quale tipo di finitura vogliamo
a nostra volta applicare. In sostanza, un mobile può essere pulito solo
se dopo applicheremo lo stesso tipo di finitura di quella preesistente.
Se intendiamo
applicarne uno diverso, dovremmo procedere comunque alla sverniciatura.
Avremo principalmente due tipi di finitura: a cera, o a gommalacca.
Pulitura di un mobile rifinito a cera
La pulizia del mobile
con finitura a cera per legno in pasta può essere effettuata semplicemente
con uno straccio imbevuto di essenza
di trementina.
Strofinate accuratamente
la superficie del mobile adottando la pressione necessaria
per ottenere il migliore risultato. Nel caso in cui lo
sporco sia particolarmente tenace evitate di esercitare
una pressione troppo forte nello stesso punto, in quanto
ciò potrebbe schiarire il legno e compromettere gravemente
l'estetica del mobile. Per evitare tale inconveniente provate
a porre sulla zona macchiata alcune gocce di essenza di
trementina, lasciate che agiscano per qualche minuto, quindi
strofinate
la macchia.
Pulitura di un mobile rifinito a gommalacca
Per pulire
efficacemente un mobile verniciato con la gommalacca conviene
impiegare una soluzione (detta triplice, dal numero dei
componenti)
preparata con:
- 100 ml di essenza di trementina;
- 50 ml di alcool
a 94°;
- 50 ml di olio paglierino.
Strofinate energicamente ma
uniformemente il mobile con tale soluzione per mezzo
di un tampone di cotone. Sostituite spesso il cotone e
diminuite
gradualmente
la pressione esercitata fino a raggiungere il risultato ottimale.
Nel caso di sporco tenace, si può aumentare leggermente la percentuale di alcool,
facendo però attenzione a non eccedere perché asportereste degli strati di
gommalacca e ciò vi costringerebbe a sverniciare e riverniciare il mobile.
Una
volta terminata questa fase strofinate il legno con un panno asciutto e pulito.
Gli
interventi fino ad ora suggeriti non ledono la patina, quindi si possono
attuare senza incorrere in guai, anche su mobili antichi.
Pulizia di macchie ostinate
È molto frequente che le superfici
da restaurare dopo la sverniciatura si presentino ancora
con macchie diffuse, la cui eliminazione (o attenuazione) è un'operazione
tra le più difficili in restauro.
Se le macchie resistono
ad una leggera carteggiatura, la loro eliminazione dipende
dalla lontananza temporale, dalla profondità di penetrazione
nel legno, dal tipo di legno, ma soprattutto dall'individuazione
(non facile) del tipo di macchia.
Se le macchie risultano
essere molto ostinate, conviene tenersele, del resto
fanno anch'esse parte della storia del mobile. Insistere
oltre
un tentativo ragionevole, si rischia di recare più danno
della presenza della macchia stessa.
Ecco alcuni consigli per il loro trattamento: