La
carteggiatura con carta abrasiva
La
carteggiatura si effettua sia come ultima fase della
sverniciatura, per eliminare gli ultimi residui di
vernice e uniformare la superficie del mobile, sia
per rendere lisce nuove parti di mobili sottoposte
a varie fasi di lavorazione. Infatti, i vari attrezzi
e utensili che vengono usati nella preparazione dei
nuovi pezzi, lasciano tracce visibili anche se chi
opera è esperto ed accorto nella lavorazione.
Quindi si rende necessario un trattamento con carta
abrasiva sulla superficie del legno. La
carteggiatura può essere praticata con mezzi
manuali o meccanici, ossia mediante elettroutensili.
Nei lavori di restauro è sempre
consigliabile effettuare una carteggiatura manuale in
quanto le macchine possono produrre un’azione troppo
robusta. La sensibilità e la delicatezza della
mano, invece, consente di dosare l’azione della
carta abrasiva da punto a punto. Conviene procedere alla
carteggiatura con un elettroutensile qualora l’estensione
della superficie da lavorare sia notevole oppure sia
necessario agire con una certa energia.
Durante la carteggiatura
conviene seguire sempre le venature del legno in modo
da non provocare striature difficilmente eliminabili.
Quando la carteggiatura è conclusa
il legno del mobile può mostrare antiestetiche
macchie scure che si possono schiarire con spugnature
di acqua
ossigenata.
Le macchie d'unto o di origine non nota (provocate da
inchiostro, prodotti chimici, ecc.) possono essere penetrate
talmente in profondità da non poter essere più eliminate,
in questo caso vale la pena di cercare di sbiadirle effettuando
spugnature con alcool etilico, essenza
di trementina o candeggina. Per rendere meno evidenti le macchie di
unto,
bagnate
abbondantemente il legno con acquaragia, sovrapponetevi
una carta assorbente e premete un ferro da stiro caldo
su quest'ultima.