UTILIZZO
DEI SACCHETTI IN ESCAL/ALLUMINIO NEGLI INTERVENTI DI
DISINFESTAZIONE ANOSSICA
Il presupposto teorico dal quale si parte è ovviamente
che ogni organismo aerobico necessita di ossigeno per sopravvivere.
Detto
questo, il nostro
fine sarà creare un atmosfera circoscritta e modificata
(impoverita di ossigeno appunto) affinché gli organismi
aerobi (il cui metabolismo è basato sull'utilizzo
di ossigeno) presenti nei nostri manufatti vengano debellati.
L’atmosfera contiene approssimativamente 20% d’ossigeno, 78% d’azoto
e 0,03% di anidride carbonica.
Quando si priva l’insetto di ossigeno o si espone il medesimo a concentrazioni
maggiorate di anidride carbonica e azoto, gli spiracoli (terminali esterni
dei tubi aeriferi) restano aperti e, essendo questi anche dei regolatori delle
perdite d’acqua, l’insetto si disidrata.
Nel trattamento in atmosfera modificata è la dispersione d’acqua
ad essere considerata fattore letale per l'insetto, e non la tossicità dell’atmosfera.
La concentrazione letale
di ossigeno generalmente consigliata, è compresa
tra 0,1% e 0,3%. Tutti gli autori concordano che esiste
una stretta relazione tra tasso di mortalità degli
insetti, durata dell’esposizione, variazioni di temperatura
e umidità. Le condizioni suggerite sono:
- Temperatura: compresa tra 20 e 25°C
- Umidità: 55%UR
- Tasso di ossigeno: inferiore a 0,1%
- Durata: da 3 a 4 settimane
Le esperienze documentate
hanno dimostrato l’efficacia completa del trattamento
(100%) contro: Cerambycidae, Anobiidae, Dermestidaee e
Lyctidae.
Per
realizzare un'atmosfera modificata dove disinfestare un
oggetto, è necessario che questo sia racchiuso all'interno
di un contenitore sigillato. Per questo scopo possiamo
utilizzare i sacchetti in ESCAL/alluminio già sigillati
su tre lati
oppure creare dei sacchi contenitori
delle dimensioni desiderate utilizzando il film
polibarriera EVOH. Entrambi i prodotti possono
essere sigillati ermeticamente con la pinza
termosaldante, o con il nastro
sigillante biadesivo. I sacchetti
in ESCAL/alluminio possono essere facilmente sigillati
anche con le Azzurro
Clips.
Predisposto il sacco che
racchiude l’oggetto, l’altro elemento chiave
del sistema è l’assorbitore
chimico di ossigeno ATCO, che si basa sulla
reazione chimica di ossidi attivi di ferro che fissano
l’ossigeno e danno luogo ad una reazione esotermica
(emissione di calore).
I sacchetti assorbitori ATCO sono confezionati in una busta sotto vuoto. Una
volta aperta si ha tempo 30 min./1 ora per la messa in opera. L’assorbimento
di ossigeno si traduce anche in una diminuzione di circa 1/5 del volume del
sacco.
Gli assorbitori inoltre non devono essere collocati a contatto con l’oggetto
trattato perché, come già detto, si ha una reazione esotermica
che sprigiona un leggero calore localizzato.
Come calcolare
il numero di assorbitori necessari per assorbire un
determinato volume di ossigeno:
Prima di tutto osserviamo i due seguenti fatti:
-
L'aria è composta
da ca. 78% di azoto, ca. 21% ossigeno e 1% altri gas
-
Gli assorbitori di
ossigeno hanno una capacità di assorbimento
di 1000 cc, dunque 1000 ml di ossigeno
Ciò detto, possiamo
constatare che un contenitore vuoto da 2000 ml. ha una
percentuale a noi nota di ossigeno di ca. 21%, dunque circa
420 ml. (cioè 420cc.) di ossigeno. Se si desidera
eliminarla, sarà sufficiente utilizzare un solo
assorbitore di ossigeno ATCO da 1000 cc. (chiaramente ci
sarà uno
spreco di circa 580 cc.).
Poichè non si deve togliere l'ossigeno da un contenitore vuoto, ma da
uno riempito con degli oggetti da disinfestare (mobili, libri, dipinti, ecc.), è interessante
sapere quanta aria rimane in un contenitore (sacchetto in ESCAL/alluminio o
sacco in film polibarriera EVOH) riempito ad es. con un libro.
Per calcolarlo,
dovremo semplicemente determinare quanto spazio occupa il libro in un sacco
con capacità, ad esempio, di 3000 ml.
Immaginiamo allora che il libro
di trattare in atmosfera modificata abbia una dimensione di cm. 30x20x2, questo
equivarrà a dire che occupa uno spazio
di ca. 1200 cc e che nel sacco rimarranno allora ca. 1800 ml. d'aria. Ricordando
che l'aria è composta dal 21% di ossigeno, sapremo che la quantità di
ossigeno da assorbire sarà di circa 378 ml. (1800 ml x 21% = 378 ml)
e che quindi sarà sufficiente impiegare un solo assorbitore di ossigeno
ATCO da 1000 ml.
Come misurare la
reale concentrazione di ossigeno:
Una volta inseriti all'interno del sacchetto in ESCAL/alluminio o
nel sacco in film polibarriera EVOH il giusto numero di
assorbitori di ossigeno ATCO, è consigliabile inserire anche uno o più indicatori
di ossigeno Oxy-eye che ci permetteranno di verificare la reale
concentrazione di ossigeno all'interno del sacco anossico ed accertare quindi
la buona riuscita del trattamento.
Velocità di
assorbimento dell'ossigeno:
Gli speciali film a bassa permeabilità di ossigeno con cui sono costruiti i
sacchetti in ESCAL/alluminio ed il film polibarriera EVOH, consentono agli
assorbitori di ossigeno ATCO di ottenere concentrazioni di ossigeno inferiori
allo 0,1%
in 24 ore
a
temperatura
ambiente
(20°C); occorreranno circa 36 ore per raggiungere lo stesso valore a
10°C
e 48 ore a 5°C. La velocità d'assorbimento dell'ossigeno è in
effetti conseguente alla temperatura e, più quest'ultima è elevata,
più la reazione è rapida. Questa reazione d'assorbimento è di
per sé stessa esotermica e quindi la temperatura aumenta e la reazione
viene accelerata da sola.
Le caratteristiche tecniche dell'assorbitore di ossigeno ATCO evitano comunque
importanti variazioni d'umidità relativa
e permettono di contenere la reazione esotermica in modo da influenzare il
meno possibile l'umidità relativa del contenitore.
Come conservare
gli assorbitori non utilizzati:
Gli assorbitori di ossigeno sono imballati in una confezione da 50 pezzi sotto
vuoto e non appena aperti, inizieranno a lavorare. È quindi necessario
conservare quelli che non verrano utilizzati in un vaso ermetico come ad es.
in un vaso per conserve con guarnizione e chiusura a pressione.
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