DESCRIZIONE DELLA VERNICE FINALE
SATINATA LEFRANC & BOURGEOIS
La vernice finale satinata della Lefranc & Bourgeois
(vernis satine a tableaux) è una
vernice a finitura satinata, rappresenta
cioè quel punto intermedio di semi-opacità tra la finitura
lucida (vernice
finale J.G. Vibert; vernice
finale sopraffina) e la finitura opaca (vernice finale opaca Lefranc).
La vernice finale satinata è una vernice incolore,
non ingiallente (con filtri anti UV) a base di
resina acrilica e resina chetonica in essenza
di petrolio con l'aggiunta di un agente
opacizzante (silice). Caratteristica che la differenzia dalle Vernici Finali Spray Liquitex che sono invece a base d'acqua.
Caratterizzata da elevata fluidità, rapida essiccazione
e reversibilità, la vernice finale
satinata genera un film satinato molto resistente
(residuo secco 24%), ideale per trattare dipinti, restauri
e decorazioni
in genere ai quali si voglia donare un aspetto naturale,
ne troppo lucido ne troppo opaco.
L'utilizzo della vernice
finale è necessario in quanto è frequente che dopo aver
terminato un dipinto oppure un restauro si presentano zone del lavoro più brillanti
ed altre meno. L'applicazione della vernice finale permette all'opera
di avere
un aspetto uniforme e omogeneo, ravvivando al contempo
i colori.
Ma la verniciatura finale ha anche un'altra importante funzione, la
protezione
dell'opera trattata da polvere, fumo, graffi e aggressioni atmosferiche.
L'eccezionale
qualità della
vernice finale satinata della Lefranc & Bourgeois,
la rende un prodotto ideale per essere applicata su
dipinti (olio e acrilico), dorature e decorazioni in
genere, sia per nuove opere che per il restauro.
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APPLICAZIONE
DELLA VERNICE FINALE SATINATA LEFRANC & BOURGEOIS
Cominciamo con il dire
che le vernici finali si distinguono tra lucide (vernice
finale J.G. Vibert; vernice
finale sopraffina), satinate
ed opache (vernice finale opaca Lefranc). La
scelta
di quale vernice utilizzare dipende
in genere dal tipo di lavoro che si è eseguito.
Ad esempio, nel caso di pittura "magra" è probabile che si
opterà per
un effetto satinato oppure opaco.
Se invece
si lavora con una
pittura "grassa" e con pennellate corpose, l'opera avrà un aspetto
lucido. In
questo caso sarà meglio utilizzare una vernice lucida,
che dia ancora più risalto a questa caratteristica.
Prima di applicare la vernice finale, sarà sempre necessario lasciare
asciugare
completamente
la decorazione. In particolare, per i dipinti ad olio con
film pittorico sottile è necessario attendere almeno 6 mesi, mentre
per i dipinti
ad olio ad impasto occorrerà più tempo.
I colori acrilici si asciugano invece in 5/6
giorni.
Se si applica troppo presto
la vernice finale, potrebbe verificarsi uno o più di questi
problemi:
- La vernice diventa appiccicosa e non
si asciuga.
- La vernice può affondare nello
strato di colore e sensibilizzare il colore al solvente.
Se in futuro si tenta di pulire il dipinto, si potrebbe
asportare il colore stesso.
- Le vernici opache possono affondare,
lasciando l’agente opacizzante come deposito bianco
sulla superficie del dipinto.
- Il film lasciato dalla vernice finale
potrebbe essere soggetto a incrinature.
Per
determinare se il dipinto è pronto per essere verniciato,
inumidire con una piccola quantità di acquaragia su
un panno pulito. Strofinarlo quindi delicatamente su
un angolino della superficie del dipinto. Se sul panno
non
rimane
colore, il dipinto è pronto a ricevere la vernice. Se
il colore si rimuove anche dopo il corretto tempo di
essiccazione, allora forse il medio di olio è affondato
nella preparazione a gesso troppo assorbente. Oppure
è possibile che il colore fosse stato diluito
con troppo solvente e quindi risulta insufficientemente
legato.
Quando si è certi che il dipinto o la decorazione
sono perfettamente asciugati allora si potrà applicare
la vernice finale.
La vernice finale satinata è un prodotto
pronto all'uso, ma può essere diluita con essenza
di petrolio.
La vernice
finale satinata della Lefranc & Bourgeois può presentarsi con una parte
torbida depositata sul fondo e non disciolta. Questo è normale e non è in nessun
modo segno del deterioramento del prodotto. Infatti, la vernice finale satinata
deve essere agitata energicamente prima dell'uso fino ad assumere un aspetto
omogeneo.
Se la temperatura è inferiore a 15°C sarà necessario
inoltre scaldarla a bagnomaria per portarla ad una temperatura
di circa 30°C.
La vernice
finale satinata può essere versata
direttamente sul dipinto in piccole quantità. Partendo
dal centro andremo poi a stenderla con l'aiuto di una
pennellessa
piatta in
modo uniforme su tutta la superficie. Prima che la vernice
inizi a "tirare" dovrà essere stesa
incrociando le pennellate in tutte le direzioni.
Terminata la verniciatura, lasciare asciugare
l'opera trattata in un luogo dove non ci sia polvere
(per evitare che si appiccichi alla vernice in asciugatura)
per almeno 8 ore.
Con il passare degli anni, il film della vernice finale,
andrà a deteriorarsi a causa della continua esposizione
a luce, ossigeno ed aggressioni atmosferiche in genere,
limitando
la buona "lettura" dell'opera. A questo punto
allora il restauratore può intervenire
per riportare l'opera, trattata con la vernice finale ormai
deteriorata, al suo originario splendore. Con l'ausilio
di diversi solventi come
la ligroina (etere
di petrolio), il restauratore potrà rimuovere lo strato
di vernice deteriorato per applicarne uno nuovo. |